Progetto per un approdo per traghetti a Ginostra, località Secche di Lazzaro
(Isola di Stromboli, Comune di Lipari)
di RanieroMassoli-Novelli

English summary


Attualmente Ginostra, antico, piccolo villaggio ubicato sulla costa SW dell'isola di Stromboli, riceve i passeggeri di traghetti ed aliscafi mediante un servizio di "rollo", ossia con una lancia a motore che esce dal piccolissimo porto naturale del Pertuso. Dal 1988 esiste un progetto del comune di Lipari e della Regione Sicilia per costruire un porto di 4a categ. ossia un attracco per traghetti ed aliscafi in località Secche di Lazzaro, circa 1 km in linea d'aria ad est di Ginostra e del Pertuso. A causa di tale distanza il progetto comporta, oltre alla costruzione di un pontile di m 58 e di una piattaforma di attracco, entrambi in calcestruzzo ed ancorati su 34 pilastri, la realizzazione di una strada lunga circa 1.5 km, con tornanti e piazzole di partenza e di arrivo, e larga (in progetto) m 2.
Foto 1 - Stromboli e l'abitato di Ginostra visti da Sud (8 febbraio 97, ore 15). La località Secche di Lazzaro è all'estrema destra; la strada in progetto va da Ginostra centro (a sinistra) alle Secche, passando lungo la colata di basalto in primo piano.
Foto 2 - Appare evidente la notevole acclività ed instabilità del versante tra Ginostra e le Secche di Lazzaro: il basalto è parecchio alterato. La foto è stata scattata dal sentiero storico-geologico che verrebbe in gran parte distrutto dalla strada in progetto.

La motivazione iniziale del progetto era ovviamente lo sviluppo turistico. Oggi, dopo numerose opposizioni, la motivazione dell'approdo, recentemente ripresentato da Comune e Regione nell'ambito del Piano Regolatore dei Porti delle isole Eolie, è diventata l'evacuazione rapida dei pochi residenti, circa 30, e dei molti villeggianti estivi, circa 300-500, in caso di innalzamento improvviso del rischio vulcanico (eruzione lavica ed esplosiva) oppure del ripetersi di un grande incendio intorno Ginostra come quello del 1992.

Il progetto è stato subito avversato da alcuni residenti, da associazioni ambientaliste, da docenti universitari che hanno compiuto ricerche di vario tipo nell'isola. Il Ministero dell'Ambiente bloccò l'inizio dei lavori già nel 1991 per la mancanza di un adeguato studio VIA (valutazione impatto ambientale). L'opposizione odierna al progetto, anche sulla base delle risultanze di una nostra recente analisi degli aspetti geologico-ambientali, si rivolge soprattutto alla errata scelta del sito di Secche di Lazzaro, che comporta la costruzione di una strada di 1.5 km, sulla base di tre argomentazioni.

1) RISCHIO VULCANICO

Appare evidente che proprio in caso di evacuazione veloce, il progetto di una via di fuga lunga ben 1.5 km da Ginostra fino alle Secche di Lazzaro, per un tratto anche in salita, invece che dal centro di Ginostra ossia dal Pertuso, diventa improponibile. Per di più la strada in progetto corre al di sotto del Frontone, il versante più ripido del vulcano, laddove durante eruzioni passate sono giunti proietti vulcanici lanciati dai crateri.

2) INSTABILITÀ DEI VERSANTI

Le rocce presenti lungo il tratto costiero che va da Ginostra alle Secche sono di due tipi: grandi colate di lava basaltica e, in alcuni punti, prodotti piroclastici, come tufi, ceneri, lapilli e depositi di valanghe ardenti. Tali rocce vulcaniche si presentano frequentemente fratturate ed alterate ad opera degli intensi agenti erosivi; l'angolo di pendio risulta sempre notevole, salvo che nella zona delle Secche. Da tali situazioni consegue una notevole instabilità dei versanti: i tratti franosi risultano almeno quattro, come peraltro già accertato anche dall'Ufficio Tecnico del comune di Lipari.

3) DISTRUZIONE DELL'ATTUALE SENTIERO STORICO-GEOLOGICO

La nuova strada in progetto comporterebbe la distruzione in gran parte dell'attuale sentiero storico, che da almeno un secolo collega Ginostra a Secche di Lazzaro. Proprio in questi anni va prendendo sempre più coscienza l'importanza dei sentieri storici, capaci di coniugare cultura del territorio, conservazione ambientale e turismo ecocompatibile. Inoltre tale sentiero merita una grande attenzione poiché lungo di esso esistono valenze geologiche peculiari, come: bellissima sezione geologica iniziale, con colate di nera lava basaltica alternate a depositi piroclastici; morfologie di lava a corde; filone lavico che taglia il sentiero; fenomeni di alveolizzazione prodotti dallo spray marino sui massi di basalto; spettacolari paesaggi vulcanici verso l'alto, dove troneggiano le ripide pareti del Frontone e dei Vancori; rari archi naturali subacquei, a pochi metri di profondità, a Secche di Lazzaro.

Invece di essere manomesso, il sentiero storico Ginostra-Secche di Lazzaro merita, con appositi cartelloni, di diventare il primo sentiero geologico delle isole Eolie.

Le alternative al progetto risultano almeno tre. Innanzitutto se un approdo per traghetti/aliscafi deve essere realizzato, il sito a minore impatto è senz'altro il Pertuso, al centro di Ginostra, ove una evacuazione risulterebbe più comoda e veloce. Inoltre occorre considerare la possibilità di rinunciare ad un approdo in cemento per un pontile galleggiante, probabilmente solo per aliscafi e non per traghetti. Infine esiste una opzione eliporto più barche "all weather" tipo Mare del Nord, rinunciando completamente al progetto di un grosso attracco a Ginostra.

Questa è la proposta di alcuni residenti e di un nutrito gruppo di amici di Ginostra "storica": dopo gli scempi di Panarea e di tanti altri siti costieri mediterranei, saper rispettare e conservare religiosamente un ambiente naturale ed una qualità della vita altrove scomparsi, capaci di attrarre fortemente soltanto un turismo culturale, naturalmente selezionato, ecocompatibile.


The proposed ferry-pier located at Secche di Lazzaro in Ginostra
(Stromboli Island, municipality of Lipari)
by RanieroMassoli-Novelli

Italian full text

In 1988 a project was established by Lipari City Council and the Region of Sicily to build a commercial harbour for ferry-ships and hydrofolls located at Secche di Lazzaro about 1 km south-east of Ginostra, an ancient village on the Island of Stromboli. The project involves the construction of 71 m landing-stage in reinforced concret and the construction of a road, 2 m wide and about 1.5 km long, with arrival/departure areas in concrete.

The project was immediately opposed by some of the residents, by environmental associations, by the ìFriends of historic Ginostraî who were and still are concerned about the beginning of the environmental degrade of this last paradise (without vehicles on wheels). The Minister for Environment halted the beginning work in 1991 for lack of adeguate environmental impact study. The project was recently reinstated by the City Council and the Region within the medium term plan for the Eolian harbours. The reinstatement was justified by the need to evacuate the local residents (about 30) and the summer tourists (about 300 to 500) in case of serious volcanic threat or of a repeated major fire.

The opposition to this project is based on four arguments:

1. Volcanic threat.

Obviously if an immediate evacuation is needed, the proposal escape route along 1.5 km of a rather steep road from Ginostra to Secche di Lazzaro is absurd. It would be far easier to evacuate from the existing location near the center of town.

2. Coast instability.

The rocks along the coastal section of the proposed road are basalts and tuffs which are deeply fractured and altered and on a very steep slope. Such dangerous ground instability would not allow any kind of road without colossal support structures which would have a major environment impact.

3. Destruction of the existing historical path.

The proposed new road would involve the destruction of the existing historical path which for over a century has connected Ginostra to Secche di Lazzaro. Legambiente (Italian environmental association) has been mantaining this path for a number of years. Furthermore this path deserves attention because of unique geological features that make it the first ìgeological pathî on the Eolian islands.

4. Damage to underwater-arches.

The construction of the pier would seriously damage a group of important geotopes located underwater in the area Secche di Lazzaro next to the proposed pier. four rare natural submarine arches carved in the volcanic rock by marin erosion are today the destination of many visitors. The construction of the pier and the ferry traffic would forever modify these important features. There are at least two alternatives to this project. First of all there is the possibility to avoid any kind of cement landing in favour of a all-weather boat (30 persons) commuting transportation to/from ships (Santorini Island type). Secondly if a landing for ferries and hydrofolls must be constructed the location with least impact is without a doubt near the existing harbour ìPertusoî close to the center of town, where an evacuation would be faster and more doable. After the damage to many Mediterranian coastal areas we must learn to respect and preserve the natural habitat and a quality of life that has disappeared elsewhere.


Raniero Massoli-Novelli
Dipartimento di Scienze Ambientali - Università dell'Aquila