Stalattiti di Sale. Agosto 2003

Fra le decine di altre attività, Stephane è uno speleologo, cosicchè non c'è da stupirsi che sia stato capace di trovare le più meravigliose stalattiti anche su un vulcano attivo! I depositi del Lengai sono ricchi di sale: il vapore delle fumarole condensa su questi muri di sale idrofili, e l'acqua risultante scioglie il sale. La percolazione che ne deriva costruisce stalattiti con esattamente lo stesso processo comune nelle caverne di calcare. Queste stalattiti vulcaniche non hanno nulla da invidiare alle loro sorelle calcaree ben più famose: non i colori accesi, non le forme sinuose...

Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Stephane ci invita a seguirlo nelle meraviglie delle stalattiti vulcaniche.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Il primo gruppo che ci sta mostrando è dominato dai soliti colori caldi: bruno, giallo, bianco.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Questi colori sono ben più insoliti: il rosa più tenero deriva in un blu da sogno.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Le stalattiti spesso figliano stalagmiti ai loro piedi: qui troviamo il bianco, il giallo e il verde.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Zoom su stalattiti rosa-blu: esse sono cave all'interno, cosicchè rilasciano gocce d'acqua.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Correnti d'aria forzano queste stalattiti a prendere forme lontano dalla verticale.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Le stesse correnti disegnano questi fantastici merletti alla radice delle stalattiti.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Nelle ombre, il rosa prende le sfumature più calde.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Probabilmente, l'acqua che percola lungo le stalattiti cave si arricchisce di clorati, prendendo questo intenso colore verde.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Le forme più delicate in questo festone di stalattiti.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Nelle grotte le correnti d'aria sono turbolente, ovviamente: questa stalattite ha registrato nella sua spirale la turbolenza del suo ambiente.
Stalattiti di Sale. Agosto 2003
Stephane discende nella bocca di T49F, scatenato nell'estate 2002. Le stalattiti sul palato della bocca sembrano zanne di un mostro: speriamo che Stephane sia capace di uscire dallo stomaco del mostro per unirsi a noi su qualche altro vulcano.